Nuova Riveduta:

Ecclesiaste 2:5

mi feci giardini, parchi, e vi piantai alberi fruttiferi di ogni specie;

C.E.I.:

Ecclesiaste 2:5

Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto d'ogni specie;

Nuova Diodati:

Ecclesiaste 2:5

mi feci giardini e parchi, piantandovi alberi fruttiferi di ogni specie;

Riveduta 2020:

Ecclesiaste 2:5

mi feci dei giardini e dei parchi e vi piantai degli alberi da frutto di ogni specie,

La Parola è Vita:

Ecclesiaste 2:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Ecclesiaste 2:5

mi feci dei giardini e dei parchi, e vi piantai degli alberi fruttiferi d'ogni specie;

Ricciotti:

Ecclesiaste 2:5

mi feci giardini e verzieri, e ci piantai ogni sorta d'alberi [fruttiferi];

Tintori:

Ecclesiaste 2:5

feci orti e giardini, ove misi ogni specie di piante;

Martini:

Ecclesiaste 2:5

Piantai orti, e giardini, e vi messi ogni specie di piante.

Diodati:

Ecclesiaste 2:5

Io mi ho fatti degli orti e de' giardini; ed ho piantati in essi degli alberi fruttiferi di ogni maniera.

Commentario abbreviato:

Ecclesiaste 2:5

Capitolo 2

La vanità e il dolore dell'allegria, del piacere sensuale, della ricchezza e dello sfarzo Ec 2:1-11

L'insufficienza della sapienza umana Ec 2:12-17

Vivere in questo mondo secondo la volontà di Dio Ec 2:18-26

Versetti 1-11

Salomone scoprì molto presto che l'allegria e il piacere non sono che insoddisfazioni. Forse rende veramente felici la rumorosa e caduca allegria? I diversi atteggiamenti del cuore degli uomini per cercare la soddisfazione nelle cose del mondo, e il loro dedicarsi a una cosa e poi all'altra, sono come l'inquietudine di un uomo in uno stato febbrile. Goderne è come darsi al vino perché poi se ne proveranno le dolorose conseguenze. I poveretti, quando si sentono interpellati, subito si rattristano. Ma il rimedio a tutto ciò è nel fermarsi a riflettere su essi. Tutto è vanità e un inseguire il vento: e così alla fine anche noi la penseremmo come Salomone. Avendo di che cibarci e vestirci, accontentiamoci di questo. La saggezza umana è una grande sapienza e una provata conoscenza umana, ma ogni piacere terreno, quando non condiviso con le migliori benedizioni, non fa altro che lasciare la mente in uno stato ansioso e insoddisfatto. La felicità non deriva dalla situazione in cui crogioliamo: solo attraverso Gesù Cristo la beatitudine finale può essere raggiunta.

Riferimenti incrociati:

Ecclesiaste 2:5

CC 4:12-16; 5:1; 6:2; Ger 39:4
Ge 2:8,9; Lu 17:27-29

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